Per oltre 2000 anni di storia, ne servirebbero il doppio per raccontà posti segreti, leggende e falsi miti.

Scalda l’attesa e leggi curiosità che sicuramente non conosci. 

Spoiler: i famosi Fori Romani “esistono” da 100 anni e un pezzo della Fontana di Trevi è stata costruita per fare dispetto ad un barbiere

Roma nasconde storie incredibili e aneddoti che nessuno conosce, se non chi ci ha vissuto fin da piccolo. 

Facendo il pollice in giù NON avresti ucciso ma salvato la vita

curiosità su roma

Roma, anno 80 a.c,  il Colosseo pieno fino all’inverosimile. 

Il Gladiatore del momento è Spartaco, il più famoso dei gladiatori, ed incredibilmente è stato sconfitto dal suo avversario.

Il pubblico lo acclama e chiede di risparmiarlo e tu, che sei l’Imperatore, hai il potere di accontentare tutti. 

Ti affacci dalla tua balconata e con fare deciso alzi il pollice in su per salvarlo. 

Il pubblico ora urla disperato e anche l’avversario rimane a bocca aperta: afferra il gladio e uccide Spartaco.

Hai cambiato per sempre il corso della storia!

Un falso mito dell’Antica Roma che riguarda uno dei gesti attribuiti proprio agli imperatori durante i famosissimi scontri gladiatori. 

Ad oggi, complici anche colossal indimenticabili come “Il Gladiatore” di Ridley Scott, gran parte delle persone crede che il “pollice verso” significasse morte, mentre il pollice in su rappresentasse la salvezza dello sconfitto. 

Sono proprio le fonti storiche dell’epoca a smentire questo falso mito: il pollice verso l’alto rappresentava il segnale di sfoderare la spada per finire l’avversario, mentre fare il pollice in giù, era il chiaro segno di inserirla nuovamente nel suo fodero o comunque di gettarla a terra. 

L’imperatore era sacro ma difficilmente si metteva contro popolo e senato. 

Basti pensare che il numero di imperatori romani uccisi per congiure fu 43!

Lo sparo del cannone in centro città: tutti i giorni alle 12 in uno dei posti più iconici di Roma

Al Gianicolo, uno dei posti più suggestivi della Città Eterna da cui si può godere di un ottimo panorama, ogni giorno dal 24 gennaio 1904, un cannone d’epoca spara verso la città!

In origine, questa attività era molto seria e di pubblica utilità: l’amministrazione cittadina per fornire un punto di riferimento temporale a sacerdoti e cittadini, ha deciso di istituire lo sparo del Gianicolo così che riecheggiasse in ogni angolo. 

Ad oggi il colpo è “a salve” e non solo turisti, ma molti romani si recano all’ora esatta per partecipare a questo singolare rito. 

San Pietro non è come sembra

curiosità roma

Ci sono molti posti da cui osservare “er cuppolone” ma in alcuni, si gode di una vista molto particolare. 

Il primo è ormai diventato molto conosciuto, pur restando ancora una piccola chicca della città: il buco della serratura del portone dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, situato sul colle Aventino. 

Da li, perfettamente incastonato nel buco della serratura, si può osservare la Basilica “in miniatura”. 

Un luogo ancora non diffusissimo e molto particolare è la vista di San Pietro da Via Piccolomini, quartiere Aurelio. 

La sua posizione non centralissima, lo rende un posto conosciuto dai turisti, a patto che conoscano un romano doc!

Il gioco di prospettiva è l’elemento straordinario: percorrendo la strada che porta ad avvicinarsi a San Pietro, la cupola diventerà sempre più piccola mentre, facendo il percorso inverso, la struttura diventerà sempre più grande. 

Accade esattamente il contrario di come dovrebbe essere. 

Del resto Roma è “magggica” giusto?!

Il dispetto di Nicola Salvi al barbiere della Fontana di Trevi

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Questa è una di quelle curiosità su Roma che davvero in pochi conoscono. 

Il progetto della iconica Fontana di Trevi per come la conosciamo ora si deve a questo scultore romano, Nicola Salvi.

Inizialmente, il lavoro per celebrare l’acqua Vergine, l’acquedotto che apporta l’acqua alla fontana, fu affidato da Urbano VIII a Gian Lorenzo Bernini, il più conosciuto degli artisti barocchi romani. 

Tuttavia, pochi anni dopo l’inizio dei lavori, il cantiere fu abbandonato. 

Grazie a Papa Clemente XII i lavori ripresero e affidati a questo scultore. 

Nel 1732 l’enorme fontana stava per prendere la sua forma definitiva ma l’architetto decise di inserire un dettaglio particolare e quasi fuori contesto: un grande vaso che per via della sua forma, i romani ribattezzarono subito “l’asso de coppe”. 

Il motivo per cui fu costruito racconta più di mille parole lo spirito romanesco. 

Proprio in quell’angolo si affacciava la bottega di un barbiere che, da buon romano, non riusciva a farsi gli affari suoi. 

Ogni giorno che apriva l’attività, si affacciava nel cantiere per fornire la sua opinione: non era d’accordo sulla forma della vasca, le figure scelte non avevano senso e, a suo dire, la qualità delle sculture lasciavano a desiderare. 

Nicola Salvi, stanco di quell’insulso barbiere, decise di scolpire questo enorme “asso de coppe” per coprire la visuale dall’ingresso della bottega, condannando l’artigiano e i suoi clienti a non vedere mai l’opera d’arte nonostante la posizione privilegiata. 

Insomma, il romano ride, scherza e gioca ma, mentre sta a lavorà, nun je devi rompe er c***o!😂

I Fori Imperiali hanno “poco più” di 100 anni!

fori imperiali

Se volete essere rassicurati, sì, i Fori Imperiali esistono da più di 2000 anni!

Non sono finti o una trovata pubblicitaria. 

Tuttavia, il loro splendore e la relativa importanza che hanno ora, lo dobbiamo ” solo” a partire dai primi anni del 900′. 

Nel corso dei secoli questa area è stata più volte depredata, in particolare nel corso del Rinascimento.

Nel 500′ la zona dei Fori Imperiali era per lo più dedicata al pascolo e le rovine affioravano dal terreno. 

In particolare, Papa Giulio II ordinò di smantellare quanto più marmo possibile da poter utilizzare per costruire le nuove opere d’arte. 

Molti artisti dell’epoca, come Michelangelo o Raffaello protestarono ma il saccheggio proseguì senza troppi intoppi. 

Le prime vere azioni di recupero del sito archeologico iniziarono già nell’800′ ma è in particolare durante il regime fascista che venne bonificata la zona e trasformata in un’attrazione così come la conosciamo!