La trippa alla romana è uno dei piatti più iconici e caratteristici della cucina romana, amato per il suo sapore intenso e le sue origini antiche. La trippa, parte dello stomaco del bovino, veniva tradizionalmente consumata dai ceti popolari, poiché era un taglio di carne economico e facilmente reperibile. Con il tempo, la trippa alla romana è diventata un piatto simbolo della cucina povera della città, trasformandosi in una vera delizia per gli amanti della cucina tradizionale.
La preparazione della trippa alla romana richiede una cottura lenta, che permette alla carne di diventare tenera e assorbire il sapore del sugo. La trippa viene dapprima pulita accuratamente e poi tagliata a strisce. Successivamente, viene cucinata in un ricco sugo a base di pomodoro, cipolla, sedano, carota e mentuccia romana (una varietà di menta dal sapore intenso e aromatico, tipica del Lazio). È proprio la mentuccia, insieme all’abbondante pecorino romano grattugiato aggiunto a fine cottura, a conferire al piatto il suo gusto inconfondibile. Questa combinazione di sapori rende la trippa alla romana unica rispetto ad altre varianti italiane.
Una curiosità interessante è che la trippa alla romana era considerata il piatto delle feste e delle occasioni speciali. In passato, infatti, veniva preparata soprattutto il sabato, giorno di mercato e di festa, quando le famiglie si concedevano un pasto più ricco. Ancora oggi, è possibile trovare la trippa alla romana nei menù delle trattorie della Capitale, proposta spesso come piatto principale nei pranzi domenicali e nelle festività.
Per molti romani, la trippa alla romana è un vero e proprio comfort food, che richiama i sapori di un tempo e il calore delle tavole di famiglia.