I fagioli con le cotiche sono un piatto simbolo della cucina tradizionale romana, noto per il suo sapore robusto e la sua origine umile. Questa ricetta, tipica delle trattorie e delle osterie romane, nasce dalla tradizione contadina, che sfruttava al massimo ogni parte del maiale, inclusa la cotenna (o “cotica”), per creare un pasto ricco e sostanzioso.
I fagioli, solitamente borlotti o cannellini, sono un altro ingrediente chiave. In passato, i legumi rappresentavano un’importante fonte di proteine a basso costo per le classi meno abbienti. L’unione dei fagioli con le cotiche ha dato vita a un piatto che sa di casa, perfetto per riscaldare durante i mesi invernali. La preparazione prevede una lunga cottura dei fagioli insieme alle cotiche di maiale, che vengono prima pulite, sbollentate e tagliate a strisce. Il tutto viene poi insaporito con un soffritto di aglio, cipolla, carota e sedano, aggiungendo anche pomodoro, sale, pepe e un po’ di vino.
Una curiosità interessante riguarda proprio l’uso delle cotiche: nella cucina popolare romana, niente veniva sprecato, e le cotenne erano un modo per aggiungere gusto e sostanza ai piatti, essendo ricche di collagene che, con la lunga cottura, conferisce cremosità al sugo dei fagioli. La tradizione contadina ha reso questo piatto un comfort food per eccellenza, ideale da gustare con pane casereccio e un buon bicchiere di vino.
Oggi, i fagioli con le cotiche sono considerati una vera prelibatezza della cucina romana, nonostante le loro umili origini. Il piatto si può trovare nei menù delle trattorie più autentiche della città e, soprattutto, viene preparato durante le feste natalizie, quando la cucina romana dà il meglio di sé con i suoi sapori decisi e conviviali.