La crostata ricotta e visciole è un dolce tipico della tradizione romana, strettamente legato alla cultura ebraica del Ghetto di Roma. Questa deliziosa crostata è composta da una base di pasta frolla friabile, farcita con un morbido ripieno di ricotta e uno strato di confettura di visciole, una varietà di ciliegie selvatiche dal sapore leggermente aspro.
Una delle curiosità più interessanti su questo dolce riguarda proprio le sue origini nel Ghetto ebraico romano, risalenti al XVII secolo. A quel tempo, la comunità ebraica romana aveva delle restrizioni alimentari imposte dal Papa, che vietava agli ebrei di vendere prodotti caseari ai cristiani. Per aggirare questa regola, gli ebrei nascondevano la ricotta all’interno di dolci come questa crostata, coprendola con uno strato di confettura di visciole. In questo modo, la ricotta non era visibile e poteva essere venduta senza destare sospetti.
La ricetta tradizionale prevede l’uso di ingredienti semplici: pasta frolla preparata con farina, uova, zucchero e burro, un ripieno di ricotta vaccina leggermente zuccherata, e uno strato generoso di confettura di visciole. La confettura aggiunge una nota dolce e lievemente acidula che si sposa perfettamente con la cremosità della ricotta, creando un equilibrio di sapori unico e irresistibile.
La crostata ricotta e visciole è ancora oggi uno dei dolci più rappresentativi della pasticceria romana. La si può trovare nelle antiche pasticcerie del Ghetto, come la famosa “Boccione”, che custodiscono gelosamente la ricetta originale. Questo dolce racconta una storia fatta di ingegno, tradizioni religiose e un profondo legame con la città di Roma, rendendolo una vera e propria esperienza culturale oltre che gastronomica.