L’amatriciana è uno dei piatti più celebri della cucina italiana, originario della città di Amatrice, nel Lazio ed è stato in breve tempo adottato dalla tradizione romana tanto che ad oggi è uno dei piatti più conosciuti e apprezzati della cucina romana.
Questo piatto semplice ma ricco di sapore è preparato con pochi ingredienti essenziali: guanciale (la guancia del maiale stagionata), pomodori pelati, pecorino romano e peperoncino, il tutto abbinato solitamente a spaghetti o bucatini.
La preparazione inizia rosolando il guanciale in una padella fino a renderlo croccante, rilasciando il suo grasso che diventa la base del sugo. Si aggiungono poi i pomodori pelati, che vengono cotti lentamente fino a ottenere una salsa densa e saporita. Il piatto viene completato con una generosa spolverata di pecorino romano grattugiato e un tocco di peperoncino, per un sapore intenso e leggermente piccante.
Curiosità:
L’amatriciana è spesso considerata un’evoluzione della gricia, un piatto simile ma senza pomodoro, che è stato introdotto solo dopo la scoperta dell’America.
Originariamente, la ricetta non prevedeva l’uso di cipolla, anche se in alcune varianti moderne viene aggiunta. Tuttavia, i puristi della cucina amatriciana considerano questa aggiunta una “eresia”.
La vera amatriciana utilizza solo guanciale, non pancetta, poiché il guanciale ha un sapore più deciso e una consistenza perfetta per questo piatto.
Ogni anno, la città di Amatrice ospita un festival dedicato all’amatriciana, attirando appassionati di cucina da tutto il mondo per celebrare questo piatto simbolo della tradizione italiana.